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C'erano una volta sette nani ...

C'erano una volta sette nani che vivevano insieme nella foresta.

Ogni giorno, a mezzogiorno, si riunivano in un punto per accendere il fuoco e prepararsi il pranzo.

Ciascuno portava con se una bellissima lente che una fata gentile aveva regalato loro quando erano nati.

Ogni giorno ciascuno cercava di accendere il fuoco, catturando con la lente i raggi del sole ma, ogni volta, sei di loro non ci riuscivano, mentre il settimo ci riusciva senza problemi.

Eppure era sempre lo stesso sole e anche le lenti erano perfettamente uguali, e allora, come mai?

Il primo nano  non allineava la lente col sole, così catturava solo pochi raggi.

Il secondo nano  catturava sì i raggi del sole, ma non manteneva lustra e pulita la sua lente, così i raggi non la attraversavano.

Il terzo nano  riusciva a catturare i raggi e la sua lente era pulita, ma non sapeva concentrare il calore in un sol punto, lo disperdeva qua e là e il fuoco non si accendeva.

Il quarto nano  era bravissimo a catturare i raggi e aveva una lente splendente con cui concentrava i raggi in un punto ben preciso, ma non riusciva a rimanere calmo e immobile e il punto di luce danzava qua e là come una lucciola sul legno e il fuoco non si accendeva.

Il quinto nano  catturava tutti i raggi, li faceva convergere in un sol punto con la sua lente lucente, era calmo e immobile, ma non aspettava mai abbastanza a lungo da permettere al fuoco di attecchire e il fuoco non si accendeva!

Il sesto nano  concentrava i raggi del sole con la sua lente lucidissima e aspettava, continuava ad aspettare, ma non succedeva niente perché non aveva fatto i preparativi necessari. Cercava di accendere il fuoco con le foglie e l'erba verde.

Con il settimo nano le cose andavano diversamente: egli infatti concentrava la sua lente lucida e brillante, riusciva a stare fermo e tranquillo con pazienza, preparava prima con cura un mucchietto di foglie secche, ramoscelli e qualche pezzetto di legno più grosso per il momento in cui la fiamma si levava.

La lente è come la nostra mente. E’ importante far sì che non sia mai offuscata e confusa.

Deve essere limpida, attenta, chiara, perseverante e, soprattutto, l'energia deve poter fluire in lei liberamente.

Nella vita dobbiamo affrontare gli avvenimenti più importanti come quelli di poco conto attenti, ma allo stesso tempo, rilassati nella mente come nel corpo, perché se il corpo e la mente operano in perfetta armonia allora tutto fluisce facilmente.

Tratto da: "IL CAMMINO DELLA FELICITA" di Bernard Benson

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